Domande e dubbi rimasti disattesi

Anche dopo la serata informativa del Forum, diversi punti ed incertezze sono certamente rimasti disattesi.

I rappresentanti dell’Iniziativa in sala non hanno preso la parola per lasciar maggior spazio al pubblico. Riprendiamo ora il discorso, dando forse l’opportunità a qualche lettore di riproporre personalmente alcuni quesiti agli organi competenti (Comune, Provincia, Curia).

Il sindaco Peter Brunner non perde occasione per ripetere che il voto a favore del concetto Heller in seno al consiglio comunale del 14 dicembre 2017 è stato pressoché unanime.

Certo, questa votazione è stata più che chiara. È però lecito domandarsi come si è arrivati a tale decisione e se i rappresentanti comunali erano pienamente coscienti della fondamentale importanza del voto stesso.
Infatti, solamente del giugno del 2017 circolò la notizia dell’entrata in campo dell’artista multimediale Andrè Heller. Cinque mesi dopo, in novembre, venne presentato il concetto a circa 45 persone (consiglio e giunta comunale, presidente della provincia, alcuni assessori provinciali, Vescovo ed altri organi ecclesiastici). A metà dicembre ed appena prima del consiglio comunale, ci fu un’ulteriore presentazione di Heller nella saletta Regensburg del Forum di Bressanone. Per presenziare a questa manifestazione, in pieno pomeriggio, ci si è dovuti però prenotare; alla fine ci si è ritrovati in circa 150 persone. Ecco, queste sono le uniche due occasioni in cui la popolazione è stata informata: evidentemente, da parte del comune, non c’è stato un vero interesse a rendere realmente pubblico il concetto in questione.

Tornando poi al voto del 14 dicembre, è quindi più che lecito domandarsi se i nostri rappresentanti comunali siano stati veramente e correttamente informati su ciò che andavano a votare e se, inoltre, hanno avuto il tempo necessario per una sana riflessione ed approfondimento della tematica. Dal 25 novembre (giorno della presentazione di Heller) al 14 dicembre (giorno della votazione) ci sono miseri 19 giorni; 19 giorni per valutare un concetto di lunga gittata, la destinazione per i prossimi decenni di un’area in pieno centro cittadino! Questa votazione ha inevitabilmente generato ulteriori effetti:

  • Il concorso internazionale, con relativo vincitore (21/12/2012), viene accantonato, nonostante le spese già sostenute.
  • Lo studio “freilich” vincitore non sa tuttora come effettivamente è la situazione e come deve comportarsi.
  • L’interessante e democratico processo partecipativo che ha portato al concorso stesso viene completamente vanificato. Parte della cittadinanza è frustrata per questo modus operandi dell’amministrazione.

Inutile poi cercare nel verbale di deliberazione del comune (14/12/2017 nr. 82) le motivazioni che hanno portato all’ affossamento del progetto vincitore del concorso: non ci sono. Ecco quindi perché sono lecite alcune domande:

  • Quel progetto dello studio “freilich” di Merano rimase a lungo esposto nel foyer del Forum. Chi – fra assessori e/o consiglieri comunali – si è preso allora la briga di andarli a vedere? Oppure, chi di loro prima della votazione si è nuovamente guardato quel progetto?
  • Come è possibile che 2 assessori comunali (Brunner, Bacher) nel marzo del 2015 abbiano deliberato il programma planivolumetrico ridotto ed il progetto preliminare e, a distanza di poco più di 2 anni, lascino tutto cadere con la sconcertante motivazione -“freilich” non ci ha convinti -, lasciandosi invece e velocemente sì convincere da un expose senza dati certi, tranne che per i costi sicuramente di molto più salati rispetto al primo?
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